Il mito che non ti aspetti sulla "gloria dei vegetali" (c'entra Bacco)

Sto leggendo "Tra i fiori" un arguto manuale di floricultura opera del cavalier / professor Tirocco , un libro del 1906 che è molto più arguto, interessante ed attuale del previsto (e certo, perchè farne una riedizione altrimenti??).

Sono arrivata al capitolo della "regina dei fiori, gloria dei vegetali" insomma LA ROSA, che comincia con la mitologia delle sue origini, e ad un certo punto ho detto "OIBO' ... questa poi ... " !!!

Bacco secondo Leonardo da Vinci
La rosa è legata all'idea di bellezza e di perfezione, per i Greci nacque lo stesso giorno in cui Venere apparve dalla schiuma del mare, e possiamo immaginare qualcosa di più bello? Io no.

Ma il cavaliere Tirocco ci racconta la inaspettata versione  del poeta svizzero Gessner.


Il pazzo e scriteriato Bacco, mentre sta inseguendo nel bosco una giovane Ninfa, si trova la strada bloccata da una macchia di spine che lui, chissà perchè, percuote ripetutamente con la verga, finchè il roveto si copre di migliaia di rose rosse, che simboleggiano il pudore virginale di Ninfa, impegnata a sottrarsi alle seduzioni del dio del vino e della follia.


E niente, mi sono vista Bacco impegnato in questa incomprensibile attività e mi è venuto da ridere.

Povera rosa, una storia così proprio non se la meritava.

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