un punto dopo l'altro ...

Qualcosa dentro di me affratella il piacere del giardinaggio a quello del lavoro a maglia. Non lo sapevo prima, mi è venuto in mente solo oggi, guardando il mio primo maglione top down realizzato con ferri circolari. È pieno di difetti, teoricamente dovrei smontarlo, ma penso che non lo farò, perché, intanto non è orrendo, ma soprattutto mi serve come campione per realizzare meglio i prossimi. Credo che sia stata proprio l'imperfezione della maglia a ricordarmi il giardinaggio: il dialogo tra l'ambizione e la concretezza, il valore dell'impegno, il piacere di creare e di trasformare, la pazienza, il veder crescere le cose, progettarle e la gioia di stare tra i colori. 


Per tornare alla maglia, ho realizzato che l'errore principale l'ho fatto all'altezza delle ascelle, cioè  nell'unico passaggio in cui non ho seguito le istruzioni facendo di testa mia, perché qualcosa mi spinge a farlo forse per il piacere di farlo. Perciò NON disferò il lavoro: non voglio rimuovere la pulsione verso l'errore.
Invece il collo è giusto, ma non mi piace. La forma del collo delle maglie top down non mi convince proprio, ma ho già in mente come rimediare ...

Commenti

  1. Laura, sei tu?? Non sapevo che lavorassi a maglia!!! Una bellissima sorpresa. Il mio primo maglioncino top-down è ancora sui ferri (nel frattempo ho fatto altri lavori minori che sferruzzare una sola cosa alla volta mi annoia :-)) e anche a me l'altezza delle ascelle non mi convince, ho anche coinvolto e chiesto consiglio al mio bello :-). Anche il mio serve da campione per i futuri maglioncini. Anche io amo le imprecisioni e gli errori...questo post avrei potuto averlo scritto io :-). Non ci posso credere che lavori a maglia...non lo hai mai detto...credevo che del lavoro a maglia non te ne fregasse poi molto :-). Ahhhh che bellissima sorpresa!!!

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    1. Amo le lane, e anche le stoffe, ma soprattutto mi sono invaghita dei ferri circolari e della tecnica continentale. Sferruzzavo con la mano ingessata ... ( la punta delle dita era libera)

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    2. Io ho imparato a lavorare a maglia da bambina, mi ha insegnato mamma ma solo con i ferri dritti che allora tutte queste altre diavolerie :-) mi sa che o non esistevano o non erano ancora di moda. La tecnica continentale non ho nessuna idea cosa sia. Pensa che credevo che tutto il mondo lavorasse a maglia allo stesso modo, ma invece è un po' come le lingue, ci sono molte lingue e ci sono molti modi di lavorare ai ferri:-). In Svezia quando mi vedevano lavorare a maglia gli si rizzavano i capelli perché io tenevo ferri e lana in modo strano, secondo loro. Per me è stato impossibile capire come loro lavorassero e le poche volte che ho chiesto aiuto per capire qualche punto nuovo non ho capito niente :-).

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    3. La tecnica continentale altro non è che tenere il filo con la sinistra. È più veloce e pratico una volta fatto l'occhio con un gesto quasi speculare rispetto a quello che abbiamo imparato dalle nostre mamme.So che è tecnica usatissima proprio in Svezia. Soprattutto nel punto diritto con ferri circolari è veramente veloce e risparmia tensioni alle spalle. I ferri diritti e il filo a destra è tecnica anglosassone. Poi c'è l'uncinetto tunisino ... 😉😉👋🏼👋🏼

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    4. Ok, allora io uso la tecnica anglosassone con tutti i tipi di ferri, ferri dritti, cinque ferri corti e ferri circolari, il filo lo tengo con la destra :-).

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    5. Lasciati tentare dal filo a sinistra... ottimi tutor su you tube ...

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  2. I colori mi piacciono e a naso dire che mi piacerebbe anche il maglione.

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    1. Accidenti è quasi perfetto, quei due rotolini sotto le ascelle però... sgrunt non riesco ad ignorarli.

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  3. Bello, è unico perché fatto da te e anche le sue imperfezioni parlano di te quindi secondo me fai bene a tenerlo così, Valentina

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