Io e le succulente. Una analisi veloce

Le piante succulente, che non ho mai amato, non le ho amate per ignoranza e pregiudizio. Niente di grave, intendiamoci, sono sciocchezze, ma qualcosa di tutto questo mi solletica ragionamenti sulla regola che tutto ciò che ci sta antipatico nasconde in NOI qualcosa che NON vogliamo o non siamo ancora pronti a vedere. Vale per tutto, per le persone, per la musica, per i libri, dunque anche per le piante. Nel caso specifico penso che quel che non sono del tutto pronta ad accettare delle succulente è il loro portamento. Rigido. Io appaio un po' marziale. 

Estremamente frugali, poco appariscenti, pochi colori, o troppo chiassosi a seconda delle stagioni, eroiche e piene di spine, che a ben vedere erano foglie prima che si adattassero ai rigori climatici, ma qui andiamo troppo lontano da me ...

Quindi, per farla breve, è ora di fare pace con la mia parte succulenta, e questo articolo che ne parla con leggerezza e simpatia, mi ha dato una dritta che, se ne avrò voglia, potrò seguire.

Perché non le conosco, dato che non le ho mai considerate un sogno da possedere, ma potrei conoscerle meglio frequentando il sito la casa delle grasse, e analisi personali a parte, avere a che fare con le succulente conviene: resistono a tutto e io sono una giardiniera pigra e distante. E poco concreta, questo è l'unica pecca che mi rimprovero seriamente.