viva il compost SIEMPRE

Nella vita non ricordo di aver mai litigato con i vicini di casa, eppure motivi di irritazione ne ho avuti diversi, anche gravi: un tetto in fiamme per la superficialità di quelli di sotto, il crollo dell'intonaco per i lavori di quelli di sopra, un matto che dispensa insulti rabbiosi di giorno e di notte, intrusioni non condivisibili, briciole sul davanzale, crediti mai riscossi eccetera eccetera.
Non sono brava a litigare, ossia a difendermi da piccoli e grandi soprusi e carognate, è un mio difetto, forse il principale, quando mi capitano cose del genere tendo a non esternare rabbie e delusioni con le giuste rimostranze.
Ma sto uscendo dal tema dei vicini con cui non litigare. 

Anche a Milano, nella regione con il maggior numero di contagi, siamo in reclusione per evitare di prendere e spargere il corona virus, non si scherza, i morti sono tanti, e si muore soffocati, in pratica si annega in un letto e da soli, perché al capezzale non sono ammessi amici e parenti.

Torniamo ai vicini, abito in un condominio a ballatoio, dove la socialità, in passato, era viva e piacevole. Le cose sono cambiate con il tempo, e per via della reclusione oggi sono anche peggiorate. 
Da un anno faccio il compost nei vasconi condominiali di mia pertinenza perché mi piace e perché è l'unico legame con il giardinaggio che mi posso permettere da molto tempo. Uso gli scarti delle verdure biologiche che uso in cucina, so che il compost ben fatto non marcisce e dunque non puzza, anzi, profuma di sottobosco, e io lo faccio bene, infatti non puzza.
Quindi lo faccio.
Ma ho una vicina - non proprio simpaticissima - che sostiene di non poter più vivere assediata dalla puzza di sedano, di non poter aprire la finestra e insomma, mi chiede di eliminare il compost, che attirerebbe formiche, zanzare e uccelli vari. Sorrido, le chiedo scusa e mi appresto a farlo, o meglio a fingere di farlo, perché più che altro rivolto il terriccio, bello, soffice, scuro, e sotterro meglio gli scarti ancora non ben compostati. 


Ma la vicina non è soddisfatta, sente ancora la puzza, rivolta la terra, dicendo che è stato il merlo, e scopre gli scarti, così mi accusa con veemenza di non aver pulito bene.
La odio.
Non sorrido più.
Amo il compost, gli ho dedicato il blog.
Pulisco un altro po', non molto per la verità, poi la cerco.
E le dico, a distanza di sicurezza "ho pulito ancora, quel che resta è sotto terra, non puzza più, se nessuno rivolta la terra andrà bene così ".
Non c'era nessuna puzza, la sentiva solo lei.
Amo il compost.
Non mi arrendo.
Lo sto rifacendo in un contenitore che è meno alla portata delle ispezioni della vicina.

È più forte di me.

VIVA IL COMPOST SIEMPRE

Commenti

  1. dev'essere parente stretta dei miei vicini che hanno subito indossato guanti e mascherine, ma poi non pensano neppure lontanamente a dare una pulita al corrimano delle scale (tanto per dirne una)o magari a lavare le scale (chiedere troppo?).
    Potresti dirle che il compost non è il letame, ma temo che sarebbe tempo perso...

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    1. Con certe persone, molte temo, chiedere qualsiasi collaborazione è chiedere troppo. Uffa

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